la Riflessologia Facciale in Italia
Presentazione, Considerazioni, Evoluzione
da Dien Chan a Riflessologia Facciale Italiana
La riflessologia rientra nelle discipline olistiche che considerano l'individuo nella sua totalità (OLOS=TUTTO): l’individuo è l’unione di corpo, mente e spirito che dovrebbero rimanere in equilibrio per vivere al meglio. Basandosi sul principio che ciò che è grande è anche nel piccolo (e viceversa), gli organi/apparati/funzioni hanno delle proiezioni che li rappresentano in varie parti del corpo come da antiche tradizioni di medicina orientale. Trattando una proiezione si trasmettono informazioni di riequilibrio energetico, attraverso il sistema nervoso, dal punto delle zone periferiche stimolato alle parti riflesse interessate, richiamando la capacità di auto-guarigione dell'organismo.
La riflessologia facciale (dal Dien Chan di origine vietnamita) è la più recente tra tutte. La sua efficacia è immediata ed è proprio per questo che spesso si usa nel pronto soccorso: qualunque zona si lavori avrà una rispondenza molto potente e molto veloce nel risultato.
E’ una riflessologia che consente di stimolare il proprio viso in ogni momento della giornata e tutte le volte che si voglia, in questo modo si ricorda al cervello di riprogrammarsi correttamente e di mandare il giusto messaggio all'organo. E' efficace anche perché il viso è molto vicino al cervello, quindi il riflesso si trasmette velocemente. Essendo la pelle del viso sensibile, la stimolazione può essere leggera ottenendo come risultato un trattamento efficace e molto rilassante. Il viso è inoltre la sede di tutti gli organi di senso, considerati canali primari per la comunicazione tra il mondo esterno e il nostro mondo interiore, cinque grandi organi che registrano ciò che percepiscono all’esterno e lo trasportano all'interno (occhi/vista, naso/odorato, bocca/gusto, orecchie/udito, pelle/tatto).
Una grande opportunità della riflessologia facciale è l’autotrattamento che, per la facilità con cui ognuno può massaggiarsi il viso, non crea posizioni rigide e/o blocchi articolari che impediscono il corretto fluire energetico; inoltre non servono appositi strumenti perché si possono usare le mani.
Il Dien Chan Vietnamita nasce grazie all’intuizione del Prof. Bùi Quôc Châu dopo la guerra in Vietnam (1960/1975) le cui conseguenze furono disastrose. Il professore non era un medico, aveva fatto studi universitari di diritto, lettere e filosofia, ma era un grande appassionato di medicina antica e di agopuntura e, mosso dalla volontà di fare qualcosa di importante per il suo paese, si offrì di prestare servizio al seguito di medici agopuntori in un ospedale. Così iniziò a sperimentare e testare le intuizioni che gli venivano dalla cultura umanistica dalla quale aveva estrapolato:
1) la radicata tradizione vietnamita di massaggiarsi il viso;
2) il principio delle similitudini di forma sulla base del quale provò a posizionare la sua prima proiezione umana con la schiena sul naso, visto che la curvatura del naso assomigliava moltissimo a quella della schiena.
E’ riuscito a strutturare una tecnica innovativa: una nuova riflessologia che ha le sue basi nella medicina e filosofia orientale. Il suo lavoro non è stato quello di fare aderire una mappatura sul volto, ma di verificarne l’efficacia e questa sperimentazione gli è costata ben cinque anni di applicazione fino a quando il 26 marzo del 1980 battezzò il punto n. 1, punto che si trova sul naso e sblocca i dolori lombari (T12-L1).
Il professore arrivò ad identificare 633 punti di agopuntura sul viso e una ventina di mappe, prendendo spunto da immagini già esistenti, disegni, opere d’arte (ad es. Omuncolo di Penfield, Pensatore di Rodin).
Nel corso del tempo, la riflessologia facciale è stata semplificata:
• nei punti: quelli importanti rimasti sono una cinquantina (ad ogni punto corrispondono svariate proiezioni quindi non si possono fare diagnosi);
• nelle proiezioni: che non si usano più tutte;
• negli strumenti: non si usano più gli aghi ma altri strumenti appositamente realizzati per rispettare il ricevente poiché il viso è una parte molto intima che non tutti amano farsi toccare.
Successivamente c'è stata una enorme evoluzione grazie a Beatrice Moricoli che con costanza, impegno, dedizione ed amore continua a studiare ed approfondire la tecnica in ogni suo aspetto da oltre 25 anni. Questo grande passo ha portato alla Riflessologia Facciale Italiana
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la Scuola S.I.R.F.A. - l'Accademia A.I.R.F.I.
La S.I.R.F.A.(Scuola Italiana di Riflessologia Facciale Applicata) è nata grazie a Beatrice Moricoli, la PRIMA VOCE del Dien Chan Vietnamita in Italia come interprete di NHUAN LE QUANG. Ha tradotto successivamente il primo libro pubblicato in Italia del prof. BUI QUOC CHAU. Beatrice ha scelto di condividere il suo percorso nella riflessologia facciale facendolo diventare tutta la sua vita, dedicando interamente anima e corpo non solo alla conoscenza e alla diffusione, ma proseguendo con lo studio o sviluppo della tecnica.
L'Accademia di Milano è la scuola che insegna la tecnica più completa appresa dai nomi più importanti che l’hanno introdotta in Europa: il signor NHUAN LE QUANG (anche se non autorizzato dal professor BUI QUOC CHAU), il primo referente Europeo VAN QUE NGUYEN e il professor BUI QUOC CHAU direttamente in Vietnam e a Parigi.
Ora il Metodo AIRFI (Accademia Internazionale Riflessologia Facciale Italiana) è diffuso sia in Italia che nel resto del mondo.
Beatrice ha avuto il privilegio di studiare e lavorare per anni fianco a fianco con l'ideatore di questa nuova riflessologia, il professor BUI QUOC CHAU ed ha quindi dedicato tempo e passione per imparare, studiare, sperimentare e sviluppare lei stessa la tecnica rendendola più “occidentale”, introducendo due Trattamenti Esclusivi messi a punto grazie a 20 anni di esperienza: l'Estetica metodo AIRFI. e la Riflessologia Craniale metodo AIRFI.
E' una maestra unica e punto di riferimento per tutte noi, ci ha insegnato a trasmettere la tecnica con coerenza, serietà e professionalità, e cosa ancor più importante con pulizia del cuore, in modo da farla conoscere rapidamente così che chi la studia possa utilizzarla fin da subito sia per se stesso che per gli altri.
Il metodo AIRFI ha “occidentalizzato” la tecnica prestando una maggiore attenzione al ricevente che viene fatto sdraiare comodamente su un lettino. Così facendo, ha reso la tecnica più adatta a noi ed ha inoltre introdotto un lavoro a zone per le problematiche specifiche del ricevente dato che sarebbe riduttivo lavorare solo alcuni dei punti studiati 35 anni fa su una popolazione diversa nel DNA, nell’alimentazione, nella modalità di respirare, di muoversi, di fare ginnastica etc. soprattutto perché un unico punto può non essere sufficiente a risolvere la problematica.
Nel lavoro a zone non ci si riferisce ai punti codificati ma si cerca sempre il punto “interessante” specifico dell’individuo che scioglierà la sua problematica. Il metodo di lavoro della riflessologia facciale metodo AIRFI prevede sempre di partire dal sintomo presente in quel momento per individuare la zona da trattare.
Ogni trattamento è unico e irripetibile perché crea un circuito energetico presente solo in quel momento ed è un’occasione per imparare, per evolvere, per riequilibrare energeticamente anche l’operatore oltre che il ricevente. Il riflessologo dovrebbe coltivare le proprie sensibilità e avere un cuore aperto e pulito per elevare la vibrazione e tenere alta l'energia per tutta la durata del trattamento.
La riflessologia facciale ci ha conquistate perché consente a ognuno di fare qualcosa in autonomia per il proprio benessere. Anche se si può andare da un riflessologo una volta la settimana, sarà dal momento in cui si inizierà a lavorare da soli su di sé che la cosa assumerà un rilievo completamente diverso in quanto ci si prenderà l’impegno di avere cura di se stessi.
Questo è il messaggio che vogliamo trasmettere, augurandoci che la conoscenza del DIEN CHAN ZONE® possa essere per i nostri riceventi l’inizio di una nuova consapevolezza e possa contribuire a qualsiasi percorso di crescita stiano essi facendo.
il Libro della riflessologia facciale italiana di Beatrice Moricoli
Questo libro è il frutto della più che ventennale esperienza con la riflessologia facciale dell'autrice Beatrice Moricoli.
È un manuale che rende accessibile a tutti la tecnica del Dien Chan Zone® spiegandone le linee guida in modo che chiunque possa utilizzarla, per rimuovere i blocchi energetici che sono alla base di ogni malattia, sia su di sé come auto trattamento che sugli altri.
Contiene molte mappe a colori e una nuova parte, rispetto alle altre pubblicazioni, riguardante i massaggi semplificati che esplicitano le zone da trattare per molte problematiche comuni.
Insieme ai manuali dati ai corsi, è il testo di riferimento della A.I.R.F.I (Accademia Internazionale Riflessologia Facciale Italiana).